Descrizione
A circa 3 km da Portogruaro, in direzione Treviso, sorge la millenaria Abbazia di Summaga, il bene storico e artistico più prezioso del territorio comunale, testimonianza unica di fede e di arte. Fondata tra il X e l’XI secolo dai vescovi di Concordia, nel clima di rinascita ottoniana, godette per secoli della protezione e dei privilegi concessi dagli stessi vescovi. Guidata da un abate titolare e residenziale fino al 1431, passò poi in commenda al cardinale portogruarese Antonio Panciera e, in seguito, ad altri prelati fino all’ultimo commendatario, il cardinale Carlo Rezzonico, morto nel 1799.
Del complesso monastico originario oggi rimane soltanto la chiesa, a pianta longitudinale con tre navate e tre absidi, risalente nel suo impianto attuale al 1211, quando l’abate Richerio ne curò il restauro e l’ampliamento. La facciata, invece, è settecentesca, frutto di un intervento del cardinale Rezzonico nel 1740. Nel corso del Novecento, importanti lavori di restauro hanno restituito all’abbazia l’aspetto duecentesco, evidenziando le sue forme architettoniche romanico-bizantineggianti arricchite da influssi gotici.
L’interno custodisce un prezioso ciclo di affreschi che documenta due momenti fondamentali della pittura romanica in Friuli.
- Gli affreschi più antichi (secoli XI-XII), conservati nel sacello – probabile oratorio alto medievale inglobato nella chiesa nel XII secolo – rappresentano scene della Redenzione: Adamo ed Eva, il peccato, il castigo, la crocifissione e il giudizio finale.
- Gli affreschi dell’abside centrale (inizi XIII secolo), realizzati in occasione dei restauri dell’abate Richerio, seguono uno schema decorativo in tre registri: nel semicatino, la Vergine col Bambino in mandorla, sorretta da quattro angeli, affiancata dai simboli dei quattro Evangelisti e da due santi; nella fascia mediana, Cristo con i dodici Apostoli raffigurati frontalmente; nel registro inferiore, oggi parzialmente perduto, la parabola delle vergini sagge e delle vergini stolte.
Gli affreschi sono stati oggetto di accurati interventi di restauro tra il 1983 e il 1993, che ne hanno recuperato i colori e i dettagli originali.
Visitare l’Abbazia di Summaga significa compiere un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di un luogo che da oltre mille anni racconta la storia religiosa e artistica di questo territorio, tra spiritualità, architettura medievale e pittura sacra di altissimo valore.
Modalità d'accesso
accessibile
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 14 agosto 2025, 11:50