10 febbraio 2021: Giorno del Ricordo

Pubblicato il 3 febbraio 2021 • Storia

La seconda guerra mondiale, oltre al tragico numero di morti militari e civili, porta con sé il drammatico ricordo dell'Olocausto e delle Foibe, ricorrenze celebrate dalla Repubblica Italiana in due distinte giornate.

In entrambi i casi, siamo davanti ad un massacro razziale, ad un eccidio perpetuato ai danni di una particolare etnia, ambedue da condannare senza bisogno di trovare alcuna giustificazione.

Mentre il dramma della Shoah fu, subito, sotto gli occhi di tutti il 27 gennaio 1945 all'entrata delle truppe sovietiche nel campo di sterminio di Auschwitz, per le vittime delle foibe, militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, gli eccidi continuarono anche nel secondo dopo guerra (precisamente dal 1943 al 1947).

Ma, ancor più tragico, fu il silenzio che gravò su chi fu gettato, spesso ancora vivo, nelle foibe, le grandi caverne verticali tipiche della regione carsica del Friuli Venezia Giulia e dell’Istria, o fu deportato nei campi di concentramento sloveni e croati.

La vicenda delle foibe fu a lungo trascurata, tanto che nel 2007 l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dichiarato: "Va ricordato l'imperdonabile orrore contro l'umanità costituito dalle foibe e va ricordata la "congiura del silenzio", la fase meno drammatica ma ancor più amara e demoralizzante dell'oblio. Anche di quella non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità dell'aver negato, o teso a ignorare, la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica, e dell'averla rimossa per calcoli diplomatici e convenienze internazionali".

La tragedia delle foibe ebbe, inoltre, un'altra terribile conseguenza costituita dal cosiddetto esodo istriano, che costrinse 350mila italiani ad una forzata immigrazione in quanto obbligati a lasciare l’Istria e la Dalmazia, cedute alla Jugoslavia nel ’47 come risarcimento di guerra.

Un trasferimento che ha costretto gli esodati a lasciare le loro proprietà, in attesa di rientrarne in possesso in futuro, nell'ormai tristemente famoso Magazzino 18 in Porto vecchio a Trieste dove, accatastate l’una sopra l’altra ci sono sedie, fornelli, giocattoli, fotografie che testimoniano la quotidianità di un popolo che per vivere libero andò a morire lontano.

 

Di quanto accadde nelle FOIBE parla chiaro la poesia di Fabio Magris:

"Ossa spezzate, atroci agonie, l’uomo ha superato Caino. Come bestie torturate, legati ai polsi con vile fil di ferro, gettati ancor vivi nell’oscurità. Massacro senza limiti, sterminio, carneficina, eccidio, genocidio, inumani vendette, stragi e rappresaglie coperte da anni e anni di silenzio per politiche infami. Ora, nei prati di Basovizza, un masso di pietra carsica sigilla la vergognosa tomba dei dodicimila infoibati. Non si odono più tormentosi lamenti ma solo frusciar del vento e...poco lontano un ragazzino sorridente fa volare il suo aquilone. "

 

Per il Giorno del Ricordo qui di seguito proponiamo i seguenti collegamenti:

  • Commemorazioni:

- Comune di Portogruaro

Il 10 febbraio – in assenza di pubblico - il Sindaco e il Comandante della Polizia Locale  con una cerimonia commemorativa, presso il parco della Pace di Portogruaro, deporranno una corona d'alloro al cippo dedicato alle vittime delle Foibe.
(in forma privata senza collegamenti online)

 

- Sacrario della Foiba di Basovizza

Mercoledì 10 febbraio alle ore 10:30, al Sacrario della Foiba di Basovizza, pozzo minerario in disuso, nel maggio 1945 teatro di esecuzioni di civili e militari italiani, arrestati dalle truppe jugoslave d’occupazione, dichiarato Monumento Nazionale nel 1992, si terrà la cerimonia commemorativa del “Giorno del Ricordo 2021”

La cerimonia potrà essere seguita sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Trieste:
https://www.facebook.com/ComunediTrieste/

 

  • FILM – DOCUMENTARI:

-  “Il sorriso della Patria”
https://www.youtube.com/watch?v=7uasNes7EjY

Film-documentario per le scuole prodotto dall'Istituto Piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto) con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD)

Il documentario è costituito da spezzoni di diciotto fra cinegiornali e filmati vari dell'Istituto Luce - prodotti fra il maggio del 1946 e l'aprile del 1956 - inframmezzati da foto d'epoca, testimonianze e brani storici.

(Pur se creato appositamente per le scuole, per la durezza di alcune immagini si consiglia la visione in presenza di un adulto)

 

“La città dolente”
https://www.youtube.com/watch?v=tBqTTYJ8h0U

Film del 1949, sull’esodo istriano, del regista Mario Bonnard.

 

“Cuori senza frontiere”
https://www.youtube.com/watch?v=pOKpRRLKoCc

Film del 1950, sulle laceranti divisioni territoriali, del regista Luigi Zampa.

 

-  “La frontiera”
https://vimeo.com/493380688/1bc00df1cb

Film del 1996, sulle implicazioni d'identità e il senso di appartenenza, del regista Franco Girardi, morto il 2 dicembre 2020 a Trieste a causa del Covid (con Raoul Bova)

 

Assieme a Donne senza nome (1949) sui campi profughi, Trieste mia! (1951) sull’occupazione jugoslava, questi film, pur se costruiti con un impianto di tipo melodrammatico per adattarli alle esigenze del grande pubblico del tempo, mettono in scena eventi, condizioni, tragedie, drammi molto attuali. Sono film che inaugurano quello che, molti anni dopo, verrà definito il “cinema di frontiera”.

In particolare, il regista, sceneggiatore e critico cinematografico Franco Giraldi, che ha sentito molto questo tema essendo nato nel 1931 nel piccolo paese carsico di Comeno da madre triestina di lingua slovena e padre istriano di lingua italiana,  ha realizzato una trilogia  (La rosa rossa del 1973, e la miniserie televisiva Un anno di scuola del 1977) conclusasi con il film La frontiera (1996). Anche Porzûs (1997) di Renzo Martinelli va inserito in questo contesto.
 

  • RAIPLAY

durante  l'arco della giornata di mercoledì 10 febbraio, sono in programmazione sulla piattaforma di streaming video gratuita della Rai, film e documentari visionabili sul canale Rai Storia (ore: 8.50 – 11.30 – 14,20 – 19,05 – 20,30 – 21,30 – 22,10)
https://www.raiplay.it/guidatv?channel=rai-storia&date=10-02-2021
 

  • Biblioteca Comunale:

- Libri

elenco della bibliografia disposizione presso la Biblioteca comunale sul tema delle foibe, reperibile sul sito:
https://www.comune.portogruaro.ve.it/s3prod/uploads/ckeditor/attachments/1/2/5/8/3/2/04b_Giorno_del_ricordo_2021.pdf

 

  •  Video

- Martiri italiani: Le "Foibe" del Carso.
https://bimetrove.regione.veneto.it/SebinaOpac/resource/martiri-italiani-le-foibe-del-carso/VIA2670474?pb=VIAVB&tabDoc=tabloceb


- Storie di vita da ricordare
Mercoledì 10 febbraio 2021, ore 21:00 sul canale 606 del digitale terrestre, e in diretta streaming sulla pagina facebook di Media24, viene trasmesso lo speciale "Storie di vita da ricordare", con video-interviste, testimonianze e la partecipazione della giornalista Viviana Facchinetti direttrice del mensile L'Arena di Pola


- Ricordiamo il dramma Istriano Giuliano Dalmata
Mercoledì 10 febbraio 2021, ore 21:30 nella pagina facebook Comitato 10 febbraio, viene trasmesso video-incontro "Ricordiamo il dramma Istriano Giuliano Dalmata".
Interverranno:
Emanuele Merlino - Presidente Nazionale Comitato 10 febbraio
Associazioni d'Arma
Associazioni Culturali