Galleria permanente "CASA RUSSOLO"

Ultima modifica 24 gennaio 2024

Galleria Permanente Casa Russolo

Centro Culturale Palazzo Altan Venanzio – Biblioteca Civica “Nicolò Bettoni”
Via Seminario 29 - Portogruaro (Ve)

ORARIO DI APERTURA 
da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00
sabato dalle 9.00 alle 13.00
(con interruzione dei servizi 15 minuti prima della chiusura)

 

Inaugurata il 15 giugno 2018 all’interno del Centro Culturale/Biblioteca, Casa Russolo è uno spazio espositivo permanente dedicato alla figura e all’opera di Luigi Russolo che proprio in questo palazzo nacque nel 1885, in una stanza al piano terra abitata dalla famiglia su concessione del Comune, essendo il padre Domenico organista del Duomo.

Vi sono esposte le opere  dell’artista di proprietà comunale: olii, matrici incisorie, incisioni  e altre opere in comodato d'uso da privati. Attraverso  una  videoproiezione e due  monitor in 4 lingue si può inoltre scorrere la vicenda artistica del Futurismo e di Luigi Russolo  che ne fu esponente di spicco come pittore, incisore, ma soprattutto come musicista. Infatti con le sue teorie sull’arte dei rumori e con l’invenzione   degli Intonarumori  ha  rivoluzionato la musica del Novecento e anticipato la musica elettronica. Nella sua opera Al di là della materia ha inoltre lasciato traccia del suo pensiero  spirituale ed  estetico- filosofico a cui si dedicò soprattutto negli ultimi anni della sua vita che si spense nel 1947 a Cerro di Laveno.

Le opere di proprietà del Comune di Portogruaro

Sono cinque le opere pittoriche di Luigi Russolo, di proprietà del Comune di Portogruaro, qui esposte:

I tre Pini, 1944
Questo quadro documenta la ricerca di Russolo nell’ambito di una pittura figurativa di tipo simbolico, da lui definita classico-moderna, riferita tradizionalmente alle opere dopo il 1940 anche se, recentemente, tale datazione è stata anticipata al 1937. La fissità di luci e ombre dà a questa opera, come all'altra coeva Sera, un'aura metafisica.

Linee-Forza della Folgore, 1912
Quest'opera, che Maria Zanovello, moglie di Russolo, aveva dato per distrutta dallo stesso autore, era occultata sotto uno strato uniforme di tinta a olio marrone sul retro di I Tre Pini. Il rinvenimento fortunato avvenne nel 2005, in occasione di un intervento di restauro della tela presso il Laboratorio di Restauro dell’Accademia di BB.AA. di Venezia sotto la direzione del prof. Vanni Tiozzo. Il dipinto fu identificato dal prof. Franco Tagliapietra come l’opera futurista considerata perduta che si rifà all’idea dell’estetica futurista per cui il moto e la luce distruggono la materialità dei corpi.

Impressioni di bombardamento, 1926
II dipinto riassume magistralmente l'essenza della guerra e dei suoi rumori. La luce accecante dei lampi in sequenza rimanda all'idea di scoppio progressivo in un cielo intersecato da fiammate rosse ben ritagliate che rischiarano il gruppetto di soldati infossati nella trincea e quasi invisibili. L’impressione è di un cielo scoppiettante, quasi gioioso, sul solco dell’estetica futurista che proclamava la guerra come igiene del mondo.

Autoritratto, 1940
A differenza degli autoritratti appartenenti al periodo simbolista ed esoterico degli anni 1908/10, e di quelli successivi dichiaratamente futuristi, quest'opera si colloca nel periodo classico-moderno non tanto per il realismo del ritratto quanto per il gioco drammatico di ombre che dà il senso del vissuto concreto, leggibile nello sguardo fermo ma malinconico, come quello di chi conosce il disincanto della vita. Quindi non un autoritratto per studio della figura ma figura che si fa pittura vera e concreta.

Sera - 1942
Uno dei diversi paesaggi di Russolo riferibili al periodo classico-moderno. Rispecchia la sua riflessione filosofico-spirituale che si esprime in uno stile metafisico non tanto negli oggetti descritti, come in De Chirico, quanto nella resa della luce immobile. Nella fissità ieratica del paesaggio, i contorni, gli alberi, l'acqua, i cieli, diventano figure immobili immerse nel proprio silenzio.

Le incisioni di proprietà del Comune di Portogruaro
Si tratta di 33 lastre con 42 matrici incisorie (alcune lastre sono incise sui due lati) che il Comune di Portogruaro ha acquistato nel 2006. Russolo si dedicò all’attività incisoria negli anni 1906-1913. Le incisioni possono essere divise in diverse tipologie: opere in cui è evidente la ricerca sulla luce, ritratti, paesaggi, motivi simbolistici e futuristi. Evidentemente Russolo era allora influenzato dal clima simbolista europeo con le presenze inquietanti di Alfred Kubin e James Ensor, salvo poi orientarsi verso i temi più cari al Futurismo, come le periferie industriali, simbolo della rottura col passatismo, e la pazzia, come nell’opera che ritrae il filosofo Friedrich Nietzsche.

Opere donate alla Città di Portogruaro da parte dei coniugi Berti - Perissinotto

Il Castagno - 1946
, olio su tela

Alberi al meriggio - 1946, olio su legno

 

Opere in comodato da privati

Mattino d'autunno - 1946, olio su tavola

Sul dosso - 1944, olio su cartone

La collina (titolo originale in francese La colline) - 1942, olio su tavola

In collina -  1945, olio su tavola

Queste ultime due opere appartengono al periodo di quella pittura che l'artista definì "Classico Moderna": una pittura ferma al suo Zenit, al suo momento più alto, sospesa fra sogno e realtà, che richiama per certi aspetti la pittura Metafisica di Giorgio De Chirico.

 

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